Il progetto e il CDZ 6: ci siamo comportati male?

Inviato da avatar Mario Sartori il 08-10-2012 alle 11:08 Leggi/Nascondi
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Il Giornale on line del 4 ottobre 2012 riporta la notizia di un esposto presentato in Procura sulle procedure di assegnazione di contributi da parte del Consiglio di Zona 6 e fa un particolare riferimento all’occasione del finanziamento (per 2.500 €) dell’evento finale del progetto Cives coordinato dalla Fondazione RCM. Non tocca a noi ovviamente rispondere nel merito delle procedure politico/amministrative, siamo però in dovere e in diritto di dare qui su Cives/partecipaMi una risposta netta e pubblica alle allusioni a comportamenti opachi che, nell’articolo, ci vengono attribuiti.

Innanzitutto un po’ di cronistoria: Il progetto Cives (www.cives.partecipami.it) è un progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo nel 2010 (i partner, oltre a FRCM che è capofila sono: l’associazione Parco delle Risaie, il Politecnico di Milano Dipartimento DIAP, Arci provinciale e Circolo Arci Cicco Simonetta) per promuovere, attraverso un percorso partecipativo, il rapporto città campagna nell’area dei Navigli. Dopo 18 mesi di lavoro il progetto si è concluso nel luglio di quest’anno riservando al mese di settembre la realizzazione di un evento finale dove proporre la storia dell’esperienza e, soprattutto, le analisi e le proposte maturate nel corso del progetto. Il finanziamento complessivo della Fondazione Cariplo a Cives è stato di 90.000€ dei quali la quota destinata per la comunicazione ed organizzazione dell’evento finale è di circa 3.000.

Parallelamente allo sviluppo del progetto Cives maturavano importanti iniziative del Comune di Milano e del Consiglio di Zona sulla riqualificazione delle vie d’acqua milanesi (tra cui il più noto è il progetto di riqualificazione della Darsena) e sull’istituzione di un Forum aperto alle associazioni per condividere con il territorio il percorso di definizione di tali interventi di riqualificazione urbana e delle vie d’acqua.

Considerando il fatto che la fattibilità di una parte consistente delle proposte finali di Cives si correla direttamente all’attuazione dei progetti d’iniziativa pubblica sui Navigli e sulle Vie D’acqua di Expo 2015, Fondazione RCM ha proposto al CDZ, a fine luglio, di arricchire l’evento finale di settembre con ulteriori contenuti e strumenti di comunicazione per la cittadinanza. Si trattava cioè di cogliere l’occasione dell’evento finale di Cives “L’agricoltura sull’acqua” per proporre alla cittadinanza anche le iniziative e le progettualità pubbliche e le iniziative/proposte che associazioni ed altre organizzazioni avanzano per riqualificare le risorse del territorio della zona6.

Questo ulteriore impegno richiedeva risorse aggiuntive anche per permettere di realizzare strumenti di comunicazione che potessero rimanere dopo l’evento ed essere utilizzati dal CDZ e da altri soggetti per successive iniziative di comunicazione e di dibattito: ci si riferisce in particolare ai poster e alla mappa del territorio dei navigli con l’evidenza dei progetti e dell’agricoltura Km0 (i poster ad esempio sono già stati esposti ad un evento pubblico al parco di via Segantini domenica 7 ottobre).

Fondazione RCM ha chiesto al riguardo un contributo di massima di 5000 € già nel mese di luglio (non certo all’ultimo momento). Questo preventivo fu meglio precisato sulla base dei preventivi acquisiti nel frattempo in 4.700, nella successiva domanda riformulata con le modalità dettate dagli uffici del CDZ in settembre (non abbiamo mai modificato, a proposito di quanto afferma l’articolo, la nostra richiesta, abbiamo solo preso atto della disponibilità di 2.500 €)

Ma un elemento chiave della storia di questo progetto, della sua trasparenza e della sua neutralità rispetto alle maggioranze politiche sta nel ricostruirne la traiettoria.

Il patrocinio oneroso (con richiesta di cofinanziamento non monetario, vuol dire disponibilità di tempo da parte dei funzionari del CDZ a supportare il progetto) fu avanzata al CDZ 6 nei primi mesi del 2010 al momento di scrittura del progetto. Il consiglio di Zona sotto la Presidenza del consigliere Girtanner, che secondo l’articolo del Giornale, è l’autore dell’esposto, accordò patrocinio e co-finaziamento nella misura di 3000€.

Nel comunicarci l’impegno di partecipazione in fase attuativa al progetto Cives, il presidente Girtanner scriveva nell’aprile 2010: “il Consiglio di Zona considera uno dei suoi compiti istituzionali la promozione di progetti che presentano una spiccata caratteristica educativa, informativa e, soprattutto, partecipativa ed hanno diversi aspetti ed implicazioni ambientali. [e proseguiva:] in quest’ottica si ritiene utile il perseguimento di alcuni obiettivi del progetto: la difesa e valorizzazione del ruolo ambientale, climatico, ecologico dell’agricoltura di prossimità, la riqualificazione urbana di un’area strategica della città di Milano [la Darsena}il valore culturale ed ambientale della riscoperta della cittadinanza milanese dell’offerta di prodotti e servizi della cintura urbana e dall’hinterland, la riscoperta del paesaggio rurale, la promozione di un ruolo attivi dei cittadini consumatori …..]

Non solo: nell’assegnarci il patrocinio (oneroso), il CDZ , com’è prassi del comune di Milano, , non solo ci permetteva, ma ci imponeva di usare il logo del Comune e della zona nelle iniziative di Cives, cosa che abbiamo fatto a partire dal sito www.cives.partecipami.it (e poi nelle locandine dei più importanti meeting di Cives) che reca in evidenza nella sezione dei partner il patrocinio del comune/CDZ. Da qui nessuna meraviglia che i nostri materiali di comunicazione presentassero già il logo del comune prima del finanziamento visto che il CDZ per due consiliature, con due maggioranze diverse, aveva patrocinato ed appoggiato il progetto.

Da ultimo val la pena di sottolineare che nessun euro di quelli richiesti al CDZ sono andati o andranno a coprire il costo aggiuntivo del personale di Fondazione RCM, che si è impegnato (e non poco) nell’organizzazione dell’evento del 15 settembre, ma tutti i proventi vanno a fornitori di attrezzature, di consulenze grafiche e di materiali di comunicazione, che restano, insieme al sito (con le mappe interattive dei progetti, delle aziende agricole e dei GAS), a disposizione dei promotori di iniziative nel territorio e in rete per il dopo-Cives.

Mario Sartori

direttore Fondazione RCM

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